midheart

Otto minuti per decidere di parlare, di fermare il nodo alla gola, di scomparire senza smettere di esistere.
Sette minuti per scegliere le parole, per guardare le mie dita e fermare lo scoppio che potrebbe aprire un nuovo capitolo.
Sei minuti sono già passati e non posso contare più velocemente anche se dentro qualcuno vorrebbe farlo.
Cinque minuti per fermare la corsa delle dita e quelle del cuore che pompa.
Quattro minuti non raccontano ancora niente di me e sembrano aver raggiunto quasi lo scopo.
Tre minuti dovrebbero essere sufficienti a ricordarmi il mio nome, e cosa avevo guadagnato con la fatica del dolore.
Due minuti mi restano allo scoccare del traguardo di una prima calma.
Un minuto, per dire che non è colpa di nessuno, è stato merito nostro, non cambierei nulla.

Sezione: 
Catemera