Bruno (5)

Allora lo prendeva la tristezza, perché capiva che per loro stessa natura gli esseri umani non sono capaci di sentire che è stata data loro, una certa volta, la vita. Di sentirlo davvero, con un'acutezza e un'emozione primordiali. Quando era stata data loro la vita non erano stati capaci di comprendere il valore del dono, e dopo non si erano più affaticati a rifletterci su. E perciò sentono la vita solo nel suo lento rifluire dal loro corpo; sentono solo il proprio spegnersi, il proprio finire lento e sicuro. Dunque è un errore chiamarla "vita". È un'idiozia chiamarla così; perché è la loro morte che vivono gli umani, così, alternando cautela e paura, come se piantassero i talloni in terra per non scivolare troppo presto sulla tanto ripida china.

[David Grossman - Vedi alla voce: amore]

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Gnastarelle